Arrigo Minerbi. Il “vero ideale” tra liberty e classicismo

La mostra allestita al Castello Estense ripercorre per la prima volta l’intero arco della produzione di Minerbi ricollocandolo nel contesto artistico italiano di primo Novecento

L’opera dello scultore ferrarese testimonia un temperamento originale ma perfettamente radicato nel dibattito artistico cha ha accompagnato il passaggio dal modernismo con declinazioni simboliste di inizio secolo al ritorno alla tradizione maturato dopo la prima guerra mondiale, fino al classicismo monumentale dominante negli anni Trenta. Questa parabola viene evocata attraverso una ricca selezione di sculture a cui sono accostate opere pittoriche e plastiche di maestri italiani tra simbolismo, realismo magico e classicismo (tra i quali Gaetano Previati, Leonardo Bistolfi, Adolfo Wildt, Galileo Chini, Ercole Drei, Felice Casorati, Ubaldo Oppi, Mario Sironi, Antonio Maraini, Achille Funi).

Le ricerche condotte in preparazione della rassegna hanno infatti permesso di constatare contatti diretti o tangenze con alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte e della cultura del suo tempo. Per evidenziare questa rete di intersezioni, l’esposizione si sviluppa in capitoli tematici che rileggono alcuni temi della stagione artistica di primo Novecento: le arti decorative, il mito dell’eroe, il modello antico, l’arte pubblica, il ritratto tra spontaneità e idealizzazione, il rinnovamento dell’iconografia del sacro.
Grazie ai prestiti concessi da importanti musei e collezioni private, la mostra riunisce in Castello Estense circa 80 opere pittoriche e scultoree di formato anche monumentale. La presenza di lavori in gesso, marmo, pietra, bronzo e terracotta, e il confronto tra bozzetti, modelli, opere finite e calchi consente al visitatore di accostarsi al modus operandi dell’autore e al trattamento virtuosistico dei materiali capace di farsi interprete della sintesi lineare delle secessioni, o di emulare il nitore formale dei maestri del rinascimento con un originale naturalismo purista.
La mostra è infine un’occasione per riscoprire gli interventi minerbiani disseminati per la città di Ferrara, tra le quali si ricordano opere pubbliche come la Vittoria del Piave nella Torre della Vittoria (1924) e il gruppo allegorico Il Po e i suoi affluenti della fontana dell’Acquedotto (1932), o le affascinanti testimonianze della produzione legata alla committenza privata, da villa Melchiorri in viale Cavour (1904), al monumento funebre di Pico Cavalieri presso il Cimitero Ebraico (1923) che è stato appena restaurato a cura del Comune di Ferrara in collaborazione con il Ministero della Cultura e la Comunità Ebraica.

Dove

Castello Estense – Largo Castello – Ferrara

Quando

Dall’ 8 luglio al 26 dicembre 2023

Orari

10.00-18.00. Ultimo ingresso 17.15. Chiuso martedì.

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Giorni di chiusura

  • Martedì

Tariffe

 

Intero: euro 12,00 – Ridotto: euro 10,00 (over 65, studenti universitari, gruppi min. 15 pax, categorie convenzionate).
Minori di età compresa tra 11 e 17 anni: euro 5,00.
Gruppi scuole superiori e medie: euro 5,00
Per ogni adulto pagante, 1 minore entra gratis.

INGRESSO GRATUITO per i possessori della card turistica MYFECARD

 

Gratuito

  • Fino a 11 anni

Contatti

Ferrara – Castello Estense – Largo Castello
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ultima modifica 18/08/2023 16:24