Antonio Ligabue. Una vita d’artista

Palazzo dei Diamanti celebra, con una retrospettiva antologica, la vicenda umana e creativa di Antonio Ligabue. La mostra ripercorre l’itinerario artistico del pittore, scultore e disegnatore, nato in Svizzera ed emiliano d’adozione, diventato uno dei protagonisti del Novecento a livello internazionale.
Palazzo dei Diamanti celebra con una retrospettiva antologica, la vicenda umana e creativa di Antonio Ligabue.
La vita di Ligabue è un vero e proprio romanzo. Un’esistenza dominata da povertà, solitudine, emarginazione, riscattata da uno sconfinato amore per la pittura. Nato nel 1899 a Zurigo, dopo un’infanzia e un’adolescenza difficili, viene espulso dalla Svizzera e giunge nel 1919 a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, patria del padre adottivo. Nella cittadina della Bassa padana la sua vita resta durissima, segnata da ostilità, incomprensioni e ricoveri negli ospedali psichiatrici. Nel 1928 incontra l’artista Renato Marino Mazzacurati, che, riconoscendo il suo naturale talento, lo aiuta materialmente e lo incoraggia a praticare il mestiere.
Geniale e visionario, “Toni al mat” – il matto, così veniva chiamato – trova nella pratica artistica quel “luogo sicuro” che non ha mai avuto, uno spazio, fisico e mentale, per trasformare le difficoltà in opportunità e per dar voce ai suoi pensieri. Lo sottolinea Vittorio Sgarbi – curatore della mostra assieme a Marzio Dall’Acqua – secondo il quale: «È l’arte, come era avvenuto per Van Gogh, a concedere il riscatto di una condizione che lo spietato pragmatismo della società borghese continuava a ritenere una malattia da rigettare in toto».
La consacrazione del pittore a livello nazionale arriverà nel 1961 quando, grazie a Mazzacurati e a Giancarlo Vigorelli, ha la possibilità di esporre alcuni suoi dipinti alla Galleria La Barcaccia di Roma. Dopo questa personale, susciterà sempre più l’ammirazione di collezionisti, critici e storici dell’arte, entrando nel novero dei grandi artisti italiani del Novecento.
La retrospettiva di Palazzo dei Diamanti documenta l’intera carriera di Ligabue e offre la l’opportunità di (ri)scoprire tratti e colori di un artista che resiste a etichette e a categorie troppo rigide per esprimere, come pochi, la forza naturale e istintiva del suo furore creativo.
Il suo fantastico e coinvolgente vocabolario figurativo si svelerà attraverso 100 opere, tra dipinti, sculture e disegni, alcune mai esposte sinora: dai celebri e intensi autoritratti, in cui Ligabue annota i tratti essenziali della propria personalità, alle scene ambientate in Svizzera, nostalgiche memorie dell’infanzia; dai ritratti alle nature morte, dai paesaggi agresti, alle scene di caccia e alle tormente di neve; dagli animali domestici del primo periodo, alle tigri dalle fauci spalancate, i leoni mostruosi, i serpenti, i rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la sopravvivenza: una vera e propria giungla che l’artista immagina con allucinata fantasia fra i boschi del Po.

Dove

Palazzo dei Diamanti – Corso Ercole I d’Este 21 – Ferrara

Quando

Dal 31 ottobre 2020 al 5 aprile 2021

Orari

Tutti i giorni: 10.30 – 19.30. (La biglietteria chiude 30 minuti prima)
Aperto anche 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell’Angelo
L’ingresso sarà contingentato ed è quindi fortemente consigliata la prenotazione online.

Tariffe

Biglietto unico ridotto per tutti: € 10,00 (prevendita 1€ a persona)
Gratuito: minori fino a 12 anni, portatori handicap al 100% con accompagnatore, guide turistiche, giornalisti con tesserino (previa registrazione tramite modulo di accredito), titolari di tessera ICOM, “eroi in corsia”: personale sanitario che ha operato nei reparti Covid in tutta Italia munito di autocertificazione

L’ingresso alla mostra è contingentato. I visitatori che hanno acquistato il biglietto in prevendita avranno la precedenza assoluta. Si consiglia quindi fortemente l’utilizzo del servizio di biglietteria online>>

Contatti

Ufficio Informazioni e Prenotazioni Mostre e Musei C.so Ercole I d’Este, 21
telefax0532 203064